Le emissioni di CO2
Gli olivi, come tutte le piante possono essere visti come dei reattori chimici. Alimentati dall’energia solare prelevano l’acqua (H2O), tramite le radici e le foglie, e la CO2 dall’atmosfera sempre tramite le foglie.
La pianta separa la molecola dell’acqua e quella dell’anidride carbonica, rilascia l’ossigeno in atmosfera e utilizza il carbonio e l’idrogeno per costruire catene carbonio idrogeno genericamente dette biomassa, che diventano legno, foglie, fiori, frutti e naturalmente olio.
Le piante quindi nel loro processo di crescita assorbono la CO2 dall’atmosfera, rilasciano ossigeno e catturano il carbonio.
L’accrescimento di piante millenarie come gli ulivi, elimina quindi in maniera stabile la CO2 dall’atmosfera.
Naturalmente la coltivazione degli ulivi richiede l’uso di mezzi meccanici alimentati a combustibili fossili che producono CO2 tuttavia le favorevoli condizioni ambientali e climatiche, come detto, permettono la coltivazione dell’ulivo nelle nostre zone con un modesto consumo energetico, pertanto il bilancio della CO2 è positivo.
MISSION FUTURA
Ancora di più lo sarà quando diventerà possibile l’utilizzo di mezzi meccanici elettrici alimentati da fotovoltaico o da altre fonti rinnovabili.
Nel frattempo l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici della nostra azienda viene riversata in rete contribuendo comunque a ridurre il fabbisogno da fonti fossili.
C’è poi l’impianto alimentato a biomassa di scarto. In questo impianto le biomasse di scarto vengono trasformate in un gas combustibile che alimenta un gruppo elettrogeno a gas che produce energia elettrica.
Durante questo processo il carbonio e l’idrogeno della biomassa di scarto si ricombinano con l’ossigeno dell’atmosfera e producono acqua e CO2 nella stessa quantità assorbita durante l’anno, ma poiché si produce energia elettrica, si riduce il consumo di combustibili fossili e quindi si riducono le emissioni di CO2 , è come se si utilizzassero le piante per immagazzinare l’energia del sole sotto forma di biomassa, riutilizzando poi questa energia per produrre energia elettrica.
Va anche detto che gli scarti della produzione dell’olio (potature, sansa, foglie…) lasciati decomporre naturalmente produrrebbero comunque la stessa CO2 assorbita durante l’anno. Il bilancio della CO2 è quindi positivo.
E’ del tutto evidente, invece, che se si utilizzasse legno derivante da piante secolari per alimentare l’impianto, si riverserebbe in atmosfera in poco tempo tutta la CO2 assorbita da tali piante in secoli, con un danno ambientale incalcolabile.
E’ quindi determinante che l’impianto a biomassa sia alimentato con biomassa di scarto, solo in questo modo l’attività diventa virtuosa dal punto di vista ambientale, ed è proprio ciò che fa la società agricola Bioagri Energia srl.
Nel complesso della sua attività la società agricola bioagri energia srl produce olio di oliva, produce energia elettrica ed assorbe CO2 dall’atmosfera per effetto dell’incremento delle dimensioni dei suoi olivi.
Non è impossibile all’uomo produrre ciò che serve senza inquinare o danneggiare il pianeta. E’ possibile e non è nemmeno il futuro, è il presente.